“ La notte trasuda di bisbigli e odori
e tu, alba,
vieni di nuovo
a strapparmi il sogno! “(bitw)
E' qui nella calma sprezzante di un pomeriggio generoso di ore e minuti che
m’ interrogo chiedendomi cosa sia meglio fare del mio tempo, ora che ne ho da regalare
e da assaporare, senza ritmi incalzanti, senza obblighi verso nessuno. Ho
desiderato tanto gestire i miei spazi e regalarmi larghi respiri che fossero
solo per me, mai più giorni affannati, dedicati e corse convulse. E' qui in quest' oasi sperduta dei
miei pensieri che trovo pace, quella pace che mi è mancata tanto al punto d’
oziare adesso parossisticamente, godendone e traendovi un benessere inaspettato.
Non ascolto chi mi suggerisce di intraprendere attività compensatorie, non ne
ho bisogno. Non ho cose che desidero di più di quel che vivo adesso e mi
convinco che il tempo vada speso a secondo di ciò che l' anima reclama al
momento e credo che la migliore compagna di me stessa sia la mente e la mia
fantasia che ora s’ annegano nella sensazione sospirata di pace. Nei miei
silenzi s' acuisce la percezione della natura che ho sempre amato e l' ascolto,
la vivo attentamente, colgo i suoi ritmi e danzo con essa. La vita ha inaridito
la voglia di socializzare con i miei simili, troppo il tempo vissuto a contatto
con chi da me voleva e s’ aspettava tutto e subito, cavalcando uno stato di
diritto. La mia attività lavorativa ha fatto il danno e l' inganno, poichè in
principio amavo il mio lavoro e la passione che si spreca negli anni giovanili spesso
non è apprezzata, diventa poi routine. Quando il tempo poi, vorrebbe sciogliere
i nodi che si sono formati, si trova di fronte una realtà mutata, un cuore
gonfio, un bagaglio d’ illusioni che dopo diventano delusioni. Certo questa mia
vita era incentrata nel nome del verbo dovere,
ma quando l' empatia finiva, subentrava un moto di ribellione, un
desiderio di fuggire, una voglia di
leggerezza. Mi assolvo dalla rabbia scaturita e mi compiaccio di aver
nascosto agli altri la mia insofferenza, dovevo mettermi al di sopra delle mie
esigenze e marciare fino alla fine. Non sono nata per chinare sempre il capo, è
stata dura per me, anche quando la vita mi ha inginocchiata con altre battaglie,
dove però, entravano in campo persone a cui volevo bene, verso le quali si
combatte fino alla fine senza poter replicare e pian piano la linfa che hai
dentro s’ impoverisce, si sublima e si disperde la consapevolezza che anche tu
esisti, ma per esistere devi avere tempo, quel tempo che nasce da uno stato di
tregua. Così come la bonaccia che arriva dopo una tempesta, ora assaporo
amplificando e apprezzando tutte le piccole grandi cose che mi sono negata
finora e questo tempo che mi aveva sempre incalzato e sospinto dandomi la
sensazione di non terminare mai o di non fare abbastanza, ecco che ora mi
spalanca le braccia. Adesso posso scegliere e non essere scelta, prendo dal
giorno gli attimi e i momenti e li arricchisco con la mia volontà e il mio
discernimento. Riscopro come sia
preziosa una giornata, una notte, un risveglio dove io sono padrona del mio
tempo. Può sembrare banale, ma mi sento ricca e non ho mai incontri ravvicinati
con la noia, se un giorno arrivasse la saluterò con eleganza fuggendola in
altro modo, ora mi basto io. Fuori, la natura mi strizza l' occhio ed io mi
sento dentro di lei in una dimensione di privilegio in uno stato di grazia, ho
ritrovato me stessa. Posso esaltarmi di cose semplici della quotidianità, perché
amo le cose comprensibili e non m’ inerpico in sogni complessi o ambiziosi; la vita
ci riserva momenti magici, delicati e penso che sia un dono riuscire ad
afferrarli. Manca qualcosa indubbiamente, qualcosa che ho avuto in abbondanza
che ha colmato la mia sfera affettiva,
ora quel qualcosa se lo è ripreso il tempo, ma riesco a comprimere tutto dentro
di me, sento che non ho mai smarrito niente. Ora posso dare un senso anche a
quel passato senza soffrire di rimpianto, posso gioire di ciò che ho avuto
guardando come ad un arcobaleno che si era aperto solo per me.
- blowing_inthe_wind:23/03/2014 -
mi ritrovo profondamente nella prima parte di questo post: è come se l'avessi scritto io. ma non sono ancora padrona del mio tempo, non mi sento ricca, non riesco a scegliere, non riesco a eludere la noia. la strada è ancora lunga, ma il tempo è poco.
RispondiEliminaGrazie!
Quel momento verrà e mi penserai. Conserva in te quella ricchezza che nasce dal bisogno e dalla necessità di respirare e di vedere ciò che ti circonda come un arcobaleno. Vedrai nitidamente con gli occhi del tuo cuore, perchè tu hai cuore!
RispondiEliminaCiao Annalisa
Grazie per le bellissime parole! me ne ricorderò di sicuro!
EliminaCiao!