“Se
sapessi quanti minuti impreziosisco con gli attimi che mi hai regalato,
guardando le nuvole che fuggono.” (bitw)
Si può volare senza che i piedi abbandonino la terra? certo che si può, ed è questo il miglior distacco ed
è anche una severa sferzata d’ energia. Basta frugare sapientemente nel vissuto
e nel passato raccogliendone i frutti più saporiti e inebrianti, basta fermarsi
e sprofondare nelle maree che ti hanno sospinto e cullato. Talvolta sei
trasportato con tale intensità, da non aver consapevolezza tanto da non voler
più tornare alla realtà. Penso a come ero e a quanto riuscivo ad
afferrare ciò che volevo con la spensieratezza e l' incoscienza, con i brividi
che m’ accompagnavano mentre assestavo colpi alla vita. Mi chiedo cosa sia quel
che ci frena e che isola la freschezza e la spontaneità, cosa blocca le gambe e
il cuore, perché ci areniamo nella palude dell' arrendevolezza. Questo bisogno
di libertà mi costringe a riflettere e mi conduce ai prati verdi di stagioni
miti, mi strattona il cuore e mi ricorda che nulla è finito se tu non lo vuoi. E così ripenso a te che allagavo della mia
allegria e che cercavo ogni volta che ne avevo bisogno e non mi son mai
chiesta quanto potessi reggere l' onda di piena che io cavalcavo. Tu eri lì ed
io prendevo a piene mani fino a che tu potevi darmi. Nessun timore, nessuna
remora, io ero così. Bisogno di dare e di prendere, di apparire, di aspettare,
di sperare. Oggi non so se potrei riviverlo o ripetermi, so solo che vorrei
poter tornare ad essere libera come allora ed accucciarmi ai tuoi piedi con la
stessa pacata serena arrendevolezza. Sarebbe come tornare nella sicurezza e
nell' intimità perdute. Sarebbe come il ritorno verso casa.
- blowing_inthe_wind:26/05/2018 -