18 aprile 2015

Ascoltando una musica








"  Scivolano le tristezze filtrate dai sorrisi e siedono nei posti più belli della mente." (bitw)


Che cosa è quel senso di smarrimento che ci assale quando dalla vita abbiamo avuto quasi tutto, quando la maturità sembra aver già cesellato il nostro equilibrio? Ci interroghiamo e percorriamo a ritroso le nostre conquiste, le soddisfazioni. Scorrono nella mente i percorsi ardui coronati alla fine da elaborate soluzioni, mentre li vediamo procedere come in un film in bianco e nero. Cosa è la maturità paragonata al rigoglio di un frutto che all'apice della crescita offre il meglio del suo sapore e del suo vigore o un senso di limite che ci calma e ci fa rassegnare? Subentra, forse, un senso di atarassia, che ci addormenta e ci rende più indifferenti, apatici forse, ricchi di potenzialità, ma meno disposti a condividerne la ricchezza. Più subentra il desiderio del movimento e più ci si rifugia nelle braccia carezzevoli del pensiero. Piace più ripensare che offrirsi opportunità, ma ci divincoliamo nell'energia che ci alita intorno, perché le esperienze sono nella nostra pelle e la loro memoria non ci abbandona mai. Aspettiamo con la mente rivolta a un futuro in espansione dove noi siamo i soli protagonisti, interrogando l'incerto che non fa più paura come una volta. Piace sentirsi e non farsi sentire. Buona notte amico mio, questa riflessione è nata mentre ascoltavo la musica di Paul Cardall, inserita nel tuo ultimo post e che mi hai inviato ieri. 
– blowing_inthe_wind:28/11/2014 -

 

2 commenti:

  1. hai perfettamente descritto una sensazione che ho provato tantissime volte anch'io.

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    1. E' bello ascoltare quelle sensazioni. Bello condividerle.

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